Verso Walden è la prima raccolta di poesie della collana manoVerso pubblicata nel 2018 in 50 copie numerate, interamente autoprodotta, editata e rilegata a mano.
Verso Walden sono cinquanta volumi unici e numerati per una scelta di autoproduzione totale.
Alcune poesie tratte da “Verso Walden“
[Tutto finisce quando negli occhi]
Tutto finisce quando negli occhi
la nebbia
e oltre
il sospetto che la notte
porti con sé la propria artritica saggezza
sono ostinato – vado affermando libertà
con orgoglio screziato – resistendo
allo strascico
dei cuori
e modellando l’opera finale
come architetto rinascimentale
erigo
monumenti di vetro e poesia
questo è ciò che intendo
rifiuto la mia resa
per principio
resistendo come piuma
come aratro.
AL CAFFÈ DEGLI SPECCHI
Qua – il boccale di vetro, vuoto
un tavolo bianco – là – sbeccato
un volto riflesso allo specchio
in fondo è arrivato il giorno
di nuovo musicanti qua e là.
[mai perdere la speranza – attendere]
mai perdere la speranza – attendere
piuttosto –
di litchis il suo nucleo
un uovo di pelle di drago. Germoglia
nelle stagioni invernali
si compie
nell’esotica lontananza. Ritorna
ciclico
come monsone di passione
piano si tiene tra indice e pollice
e scartando l’involucro ramarro
tutto l’amore
si può spremere fuori
[una poesia cede]
una poesia cede
a chi
sulle labbra, di un morso
sa avvertire l’elettricità
parlando
anche del niente
ed è ricchezza avvolta
da carta stagnola, da portare
ovunque
il giorno vada
e scartare quando i crampi
chiedono fame
chiedono vita
nessuno vuole belle parole
ma dubbi irrisolti
ai propri appetiti disobbedienti
CHUANG TZU E IL PIPISTRELLO
Sono rinchiuso nell’Arkham Asylum
dallo scorso novembre
il capitano Gordon mi ferì
alla clavicola destra. Un’ombra
nera, volava a pochi metri da me
quando mi arrestarono
ogni tanto però
faccio un sogno ambiguo – la notte –
vedo una città, edifici veneti
sono studente di Lettere antiche
adoro Saba, Bergonzoni e Dante
mentre piango in cella
confondo realtà e fantasie.